Se quello della semplicità è un desiderio umano del tutto legittimo, nella comunicazione è la conditio sine qua non. Che ci parli da un billboard o dalla copertina di un report, deve colpirci nella sua forma, visiva o verbale, più semplice. Che non vuol dire banale.
Detroit, 2013. Un uomo acquista una casa di fianco alla ex moglie e fa installare, in giardino, una statua con un enorme dito medio, rivolto verso la finestra della donna. Il messaggio va dritto come un proiettile, colpendo, in modo chiaro e inequivocabile, il core target (la ex moglie) ma anche il resto del mondo. Una vendetta becera? Un gesto deprecabile? Probabilmente sì. Ma anche semplice ed efficace, come solo un dito medio sa essere. E come la comunicazione dovrebbe essere.

Nel mondo della comunicazione, infatti, la semplicità è la conditio sine qua non. Che ci parli da un billboard in metropolitana, da un post su Instagram o da un video di pochi secondi, la comunicazione deve arrivarci nella sua forma, visiva o verbale, più semplice. Che non vuol dire banale.
Dentro la complessità, fuori il bello.
Prendendo in prestito le parole di Bruno Munari, infatti: “Pochi sono capaci di semplificare. Per semplificare bisogna togliere e per togliere bisogna sapere cosa togliere”. Ed è questo che siamo chiamati a fare, su qualsiasi progetto. Togliere. Semplificare. Ridurre alla forma più essenziale e visivamente accattivante, perché catturi lo sguardo e trasmetta un messaggio.
L’illustrazione è capace di dare vita a mondi paralleli in cui i concetti diventano semplici
Le illustrazioni sono la risposta a quel “Make it simple, but significant” che ossessiona chi lavora nel mondo della comunicazione. E allora, ecco qualche esempio di semplificazione ben riuscita.
UNEP
Il Multilateral Fund ha affrontato una delle sfide ambientali più urgenti di fronte a cui l’umanità si sia mai trovata. Per oltre tre decenni, ha guidato le Nazioni nella graduale eliminazione delle sostanze nocive che stavano riducendo lo strato d’ozono, scongiurando un cambiamento climatico che sembrava irreversibile. I traguardi raggiunti sono straordinari, ci sono intere pagine di dati che lo dimostrano. Ma come rendere questi dati comprensibili? Come raccontare trent’anni di sforzi, in meno di dieci pagine? Lo abbiamo fatto grazie alle illustrazioni, supportate dalla data visualization. Nel piccolo eco-sistema che abbiamo creato, il Multilateral Fund è, semplicemente, una mano. Una mano che, per anni, ha mosso, guidato, aiutato e dato vita a un cambiamento epocale.

TMG – Think Tank for Sustainability
Disuguaglianza e povertà sono solo alcune delle ragioni dell’insicurezza alimentare, che affligge le aree urbane africane a basso reddito. Per garantire il diritto all’alimentazione, chiunque deve poter disporre di risorse fisiche ed economiche per aver accesso ad alimenti adeguati e mezzi per procurarseli, con particolare attenzione alle donne, considerate le più vulnerabili all’interno della società. In buona sostanza, l’intero sistema alimentare urbano deve essere ripensato, anche in un’ottica di inclusione e uguaglianza di genere. Le illustrazioni realizzate per il report di TMG-Think Tank for Sustainability, sono l’estrema sintesi di tutto questo. Nel percorso verso il progresso, le donne sono l’origine di un cambiamento il cui impatto si riflette, a cascata, sull’intera società.



EIF
EIF, European Investment Fund, si occupa di sostenere la creazione, la crescita e lo sviluppo delle Piccole e Medie imprese, rendendo accessibili i finanziamenti e mettendo in contatto i piccoli imprenditori con i grandi fondi di investimento. Sono proprio le persone a diventare protagoniste dell’Annual Report 2022, grazie alla collaborazione con Alberto Seveso, illustratore. Ogni capitolo ci mostra un ritratto. Ogni ritratto, realizzato con l’intelligenza artificiale in tempi non sospetti, è un collage a più livelli. Ogni livello racconta una sfaccettatura della tematica affrontata nel singolo capitolo. Una matriosca di contenuti che ci colpisce in tutta la sua potenza espressiva.


UNWOMEN
È strano pensare che le differenze di genere emergano anche nel rapporto con l’ambiente, ma è così. Nel suo Annual Report, UNWOMEN evidenzia come il cambiamento climatico abbia un impatto diverso su uomini e donne, di quanto le donne dipendano dalle risorse naturali, specie nella zona dell’Asia-Pacifico in cui l’accesso all’acqua potabile è un problema, e di come abbiano meno potere decisionale per influenzare le politiche ambientali. Un tema pieno di sfumature, sintetizzate nella cover del report, grazie a un’illustrazione in cui imprenditoria femminile, ambiente e risorse naturali trovano il loro equilibrio.
