L’editoriale di Giacomo e Momo
All’ingresso del padiglione dedicato ai Sustainable Development Goals, dentro il palazzo delle Nazioni Unite a New York, durante la settimana dell’Assemblea Generale, c’era questo manifesto.

I report delle Nazioni Unite sono uno strumento chiave per raccontare il mondo e la sua evoluzione: parlano ai politici, ai decision maker, al mondo della ricerca, al pubblico, a tutti. Sono strumenti di divulgazione, di informazione e di ipotesi nuove, e mostrano come il percorso verso un mondo nuovo sia possibile.
Molti dei report rappresentati nella foto li abbiamo fatti noi, assieme a vari team delle Nazioni Unite.
Sì, perché da 15 anni lavoriamo con le Nazioni Unite in un continuo confronto e in costante provocazione. Lavoriamo alla creazione di contenuti che hanno lo scopo di far diventare il mondo un posto migliore. Aiutiamo con il design i decision maker a fare scelte più informate. Aiutiamo con la strategia i comunicatori delle Nazioni Unite a raggiungere i propri interlocutori e far arrivare il loro messaggio in maniera più chiara e più diffusa. Semplifichiamo tramite l’illustrazione e il motion design dei concetti complessi e li rendiamo fruibili sui social network. Raccontiamo storie tramite video che poi vengono utilizzati per raggiungere un pubblico vasto. Scriviamo di mondi e culture che cambiano in continuazione, siamo provocati ogni giorno, cambiamo e ci facciamo influenzare da un punto di vista privilegiato, quello dei nostri colleghi delle UN.
Tutto questo potrebbe essere scontato per un’agenzia di comunicazione strategica. Ma poco sopra abbiamo scritto la parola “provocazione”, una parola all’apparenza distante dal mondo delle organizzazioni non governative. Ma è una parola che a noi piace, e che abbiamo sempre usato in questo tipo di progetti, dai kick-off meeting creativi alle presentazioni con il cliente, perché siamo convinti che certi argomenti, per essere considerati, abbiano bisogno di qualcosa in più. Qualcosa che la nostra ricerca continua e la nostra passione possono aggiungere all’equazione. Potremmo descriverla come una creatività dalle radici profonde e dai frutti appariscenti – radici che attingono dall’esperienza e dall’impegno continuo e frutti che si mostrano senza paura di esagerare.
Queste radici hanno 15 anni, dicevamo. All’inizio eravamo designer, poi ci siamo evoluti, un po’ seguendo e un po’ anticipando i bisogni dei nostri colleghi alle UN. E così siamo diventati strateghi della comunicazione, designer editoriali, videomaker, digital strategist, autori, copywriter, coder, digital storyteller, data visualizer sempre avendo un punto di vista unico: la nostra esperienza in questo mondo fatto di politica e sociologia e contemporaneità ma soprattutto di attenzione all’uomo, in tutte le sue evoluzioni, non sempre positive.
Siamo molto fieri di poter lavorare ogni giorno a questo tipo di progetti e con questi partner. Tutto questo ci permette di avere un punto di vista privilegiato sul mondo. Il know how degli ultimi 15 anni fa di noi un luogo di conoscenza e sperimentazione costante e ci permette di guardare il mondo con occhi sempre nuovi, ogni giorno. E soprattutto ci permette di portare tutta questa knowledge in altri ambiti: nell’educazione, nel business, nel fare impresa, nel confronto con i nostri partner, contribuendo a creare un mondo migliore.
A nostro modo, noi ci proviamo. Ogni giorno.