Uscire dalla nicchia per parlare a tutti.
Quello del plant-based è un mercato sempre meno di nicchia, che si sta consolidando insieme alle abitudini alimentari dei consumatori. Food Evolution, che produce prodotti plant-based, lo sa. E sa che per posizionarsi in un contesto più ampio e internazionale, è necessario allontanarsi dalle vecchie definizioni, per avvicinarsi a un pubblico che le etichette le legge, ma non le vuole addosso.
Con questa idea chiara, Blossom ha svolto un minuzioso lavoro di analisi, incrociando tendenze di cultura alimentari, i dati di consumo della food industry e le strategie dei principali competitors, per trovare un’opportunità di posizionamento. Ed è lì che vuole portare Food Evolution. Verso quella che, i dati ci suggeriscono, potrebbe diventare la nuova normalità.
Il nuovo posizionamento di Food Evolution parla chiaro. Il cibo plant-based non è solo per vegani, salutisti e integralisti. È per tutti. Un cambiamento che riscrivere le logiche del brand e che accompagna le persone verso una nuova normalità, dove chiunque, ma proprio chiunque, è libero di mangiare ciò che vuole. Un’evoluzione vera e propria, impressa tra le righe di un manifesto.
Fun fact: i prodotti plant-based usano i vocaboli della carne perché non ne hanno di propri. Food Evolution, però, ha deciso di essere altro e ha bisogno di altro: un sistema di neologismi evocativi, ispirati alle onomatopee, per definire i prodotti in modo unico; un’identità visiva e verbale capace di distinguersi sugli scaffali; un colore che catalizza l’attenzione, etichette che parlano ai consumatori e immagini accattivanti potenziate dall’AI, senza sprecare nemmeno una foglia di insalata. E, infine, una comunicazione che faccia venire fame.